Aspettando l'AGEA

di Daniela Trasatti e Franco Sotte, Associazione "A. Bartola", Ancona 1999

Presentazione
L’Aima, Azienda di Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo, è uno dei maggiori "erogatori finali" di aiuti al settore agricolo: opera la distribuzione dei flussi monetari provenienti dall’UE e dal bilancio nazionale e le sue erogazioni costituiscono, in media (dal 1991 in poi) oltre un terzo del sostegno pubblico totale.
Dalla sua istituzione, avvenuta nel 1966, l’Azienda è stata spesso oggetto di accesi dibattiti (anche politici) e pesanti critiche in merito alle disfunzioni e alle inefficienze legate al suo operato. Questo ha portato, nel 1982, ad un riordinamento delle sue competenze. Tale provvedimento, però, non è stato in grado di eliminare le carenze del modulo operativo aziendale, per cui la necessità di una riforma è rimasta ed è cresciuta man mano che le competenze dell’Azienda si sono ampliate ed è aumentato il peso dei relativi interventi.
Nonostante l’entità del ruolo che l’Istituto svolge nel mercato agricolo, allo stato attuale non vi è ancora piena chiarezza sulle procedure che esso segue nello svolgimento delle sue funzioni. Le relative informazioni sono scarse e spesso di difficile reperimento; ne consegue quindi un’evidente scarsità di studi in merito.
In questo lavoro si sono innanzitutto ripercorse le vicende giuridico-istituzionali che hanno segnato la formazione e lo sviluppo dell’Istituto, quindi è stata analizzata, il più possibile in dettaglio, la spesa contabilizzata nei bilanci degli ultimi quattordici anni (1983-1996). A tale scopo è stato necessario predisporre un bilancio riclassificato nell’intento di riaggregare, secondo opportune modalità, l’elevatissimo numero di capitoli presenti nel bilancio ufficiale.
Come base tecnica è stato utilizzato un bilancio informatizzato associato ad un ampio schema di riclassificazione finalizzato ad una aggregazione dei dati più rispondente agli interessi conoscitivi della ricerca.
Vista l’assoluta mancanza di dati ufficiali in merito, si è tentato, di interpretare le erogazioni relative al nuovo tipo di sostegno introdotto dalla riforma Mac Sharry, di puntualizzare quali settori merceologici e quali operatori ne beneficiano maggiormente e, in particolare modo, si è voluto evidenziare quanto incidono sul bilancio dell’Aima e sul suo operato, in termini di ampliamento della mole di lavoro per le istruttorie e di accresciuta necessità di controlli.
Il compito di questa ricerca è di presentare delle analisi sul ruolo dell’Aima e sulla sua gestione con particolare attenzione all’evoluzione legata all’introduzione della nuova Pac, seppure nei limiti delle informazioni disponibili e delle difficoltà interpretative incontrate.
Il lavoro è strutturato in sei capitoli. I primi tre costituiscono un’analisi dell’Azienda dal punto di vista funzionale e normativo e ripercorrono le tappe della sua evoluzione. I capitoli seguenti, cuore della ricerca effettuata, sono volti, invece, ad un’analisi economica della politica agraria attraverso l’esame della spesa erogata dall’Aima.
Nel primo capitolo si è delineato il contesto in cui l’Azienda è stata istituita, la legge di riordinamento che l’ha interessata nel 1982, ed il suo funzionamento. Nel secondo capitolo si è cercato di metterne in luce l’evoluzione relativa a questi anni di applicazione della riforma Mac Sharry (le nuove procedure di istruttoria, i nuovi sistemi di controllo, i diversi problemi e l’aggravio delle inefficienze di gestione). Nel terzo capitolo il quadro illustrativo viene completato con l’analisi del travagliato iter della riforma dell’Aima. Da più parti sollecitato, il rinnovamento dell’Azienda di Stato, sembra ormai da diversi anni sul punto di avverarsi (il problema è che troppe sono state le discordanze sui disegni di legge susseguitisi); l’ultima proposta di riforma, che prevede la trasformazione dell’Azienda in Agenzia, è tuttora (15 maggio 1999) in attesa di essere approvata.
Nel quarto capitolo è delineato il particolare assetto contabile dell’Azienda: vengono illustrati i due bilanci che essa produce (quello "comunitario" e quello "nazionale") ed il loro funzionamento, dopodiché viene descritta la metodologia di riclassificazione e sono illustrati i singoli codici, anche alla luce delle nuove esigenze di gestione legate alla riforma della Pac.
Il quinto capitolo, quello centrale del lavoro, contiene l’analisi della spesa dell’Aima raccolta nei bilanci di quattordici anni (1983-1996) assai eterogenei sia come capitoli di spesa che come obiettivi.
L’analisi si svolge per sottoperiodi abbastanza omogenei allo scopo di compiere dei confronti più significativi tra gli aggregati e trarne un maggiore numero di informazioni.
Infine si è presentata l’applicazione di una tecnica più sofisticata di trattamento dei dati riclassificati (l’analisi delle corrispondenze) come quadro di sintesi globale ed una stima della regionalizzazione della spesa dell’Azienda.
Il sesto capitolo, quello delle considerazioni conclusive, presenta delle indicazioni sui problemi principali dell’Istituto e sulle sue maggiori inefficienze. In esso sono anche raccolte alcune proposte e considerazioni per indirizzare la gestione verso una operatività più soddisfacente.

Indice

INTRODUZIONE

1. ORIGINI, RIORDINAMENTO E FUNZIONAMENTO DELL’AZIENDA
1.1. LA NORMATIVA
1.2. GLI ORGANI
1.3. COME OPERA L’AIMA?

2. LA RIFORMA MAC SHARRY E L’AIMA
2.1. LA RIFORMA MAC SHARRY
2.2. IL RUOLO DELL’AIMA

3. LA RIFORMA DELL’AIMA
3.1. ALCUNI TENTATIVI DI RIORDINAMENTO
3.2. LE ULTIME TAPPE DELLA RIFORMA

4. IL BILANCIO DELL’AIMA E LA METODOLOGIA DI RICLASSIFICAZIONE
4.1. L’ORGANIZZAZIONE FINANZIARIA
4.2. LA METODOLOGIA DI RICLASSIFICAZIONE

5. ANALISI DELLA SPESA DELL’AIMA
5.1. INCIDENZA DELLA SPESA COMPLESSIVA DELL’AIMA NEL SISTEMA AGRICOLO NAZIONALE
5.2. IL FINANZIAMENTO DELLA SPESA
5.3. DISTRIBUZIONE DELLA SPESA
5.4. ANALISI DELLE CORRISPONDENZE
5.5. LA REGIONALIZZAZIONE DELLA SPESA

6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
6.1. ALCUNE VALUTAZIONI SUL RUOLO DELL’AIMA
6.2. PROPOSTE E PROSPETTIVE

BIBLIOGRAFIA

Note