Alessandro Bartola è stato professore di Economia e Politica Agraria
presso la Facoltà di Economia e presso la Facoltà di Agraria dell'Università
di Ancona. Ha anche insegnato Economia e Tecnica Aziendale presso la Facoltà di
Ingegneria della stessa Università.
Nato ad Ancona il 29 aprile 1940, Alessandro Bartola ha iniziato ad occuparsi delle tematiche economico-agrarie nel 1964 subito dopo aver conseguito la laurea presso la Facoltà di Economia e Commercio di Ancona.
Le prime esperienze di ricerca hanno riguardato la teoria dell'impresa agricola e lo studio della sua gestione. In campo microeconomico le sue ricerche hanno riguardato l'analisi degli investimenti e lo studio dei mercati agricoli attraverso l'impiego di modelli econometrici. Nell'ambito di questo filone di ricerca è da comprendersi anche la sua collaborazione con l'Ismea, per la messa a punto per conto del Ministero dell'Agricoltura di un modello econometrico completo dell'agricoltura italiana. In seguito a quei lavori, era stato incaricato del coordinamento di un'area di ricerca del progetto finalizzato Ricerche Avanzate per l'Innovazione dei Sistemi Agricoli (Raisa) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un suo secondo interesse di ricerca ha riguardato l'analisi dello sviluppo del settore agricolo sia a livello regionale che nazionale. Di questi temi si era occupato fin dagli anni sessanta come ricercatore dell'Istituto di Studi per lo Sviluppo Economico delle Marche (Issem) curando in particolare le tematiche della programmazione sub-regionale nel settore agricolo. L'equipe di cui faceva parte ha prodotto negli anni una serie notevole di studi sulle Marche e sullo sviluppo regionale in Italia e all'estero. In tali ricerche Bartola si era particolarmente impegnato nello studio e nell'applicazione dei modelli di ottima allocazione delle risorse.
Sul finire degli anni settanta questi stessi temi sono stati ulteriormente sviluppati, anche se a livello meno teorico, attraverso le ricerche effettute nell'Università di Ancona in sede di redazione dei piani socio-economici di alcune Comunità montane delle Marche.
Un ultimo filone di ricerca concerneva l'analisi delle politiche agrarie ai vari livelli: regionale, nazionale, comunitario. Pur se i temi di politica agraria sono presenti fin dall'inizio della sua attività didattica e di ricerca in numerose sue pubblicazioni, questo filone è stato più esplicitamente aperto con l'indagine sullo stato della programmazione regionale in agricoltura realizzata a partire dal 1980 per conto dell'Inea. Successivamente allo studio citato, la sua ricerca si è orientata verso l'analisi dei principali nodi economici e istituzionali che ostacolano lo sviluppo regionale, nonché dei problemi del raccordo tra i diversi livelli di governo dell'agricoltura e tra politica agraria e politica economica in generale.
In tale campo Bartola ha avviato e completato numerosi studi tra i quali quelli rivolti all'analisi dell'efficacia e dell'efficienza della spesa pubblica in agricoltura ed allo studio dei problemi della cooperazione e dell'assistenza tecnica.
Recentemente aveva iniziato ad occuparsi anche del rapporto tra lo sviluppo delle attività agricole e l'ambiente.
La sua carriera universitaria si è svolta completamente ad Ancona: prima é stato assistente volontario (1967-70), poi assistente ordinario (1970-77), professore incaricato (1971 e 1974-83), professore associato (1983-86). Dal 1986 era professore ordinario. Le sue materie di insegnamento sono state economia e politica agraria (Facoltà di Economia e Commercio), economia e tecnica aziendale (Facoltà di Ingegneria), istituzioni di economia e statistica agraria (Facoltà di Agraria).
Nel corso della sua attività di ricerca ha trascorso un periodo di studio presso l'Agricultural Economics Department dell'Università di California (Davis) ed ha partecipato attivamente a convegni e seminari di portata regionale, nazionale e internazionale. Ha fatto parte del Consiglio di presidenza dellla Società italiana di economia agraria (Sidea) nel triennio 1989-92. E' stato membro del comitato tecnico scientifico dell'Ismea.
E' stato autore di più di cento pubblicazioni fra articoli e volumi.
Ma al di là dei brillantissimi risultati scientifici raggiunti, Alessandro Bartola va ricordato anche e soprattutto per la sua straordinaria umanità, per la sua enorme carica interiore guidata da una profonda fede cristiana accompagnata da una visione estremamente laica della vita sociale e politica, e per la sua eccezionale capacità di aggregare intorno a sé giovani studenti e ricercatori.
Alessandro Bartola aveva improntato la sua carriera e la sua vita privata nel rispetto totale del prossimo, coniugando con tutti suoi collaboratori il ruolo di maestro a quello di amico franco e sincero, e lavorando con straordinaria energia e dedizione alla creazione della scuola di economisti agrari di Ancona.
Con gli allievi era esigente, ma nel contempo desiderava che tutti si sentissero parte di un gruppo di pari, e il suo spirito democratico si esprimeva proprio nella sua grande fiducia nel lavoro di equipe e nella coesione del gruppo. Chi ha lavorato con lui lo ricorderà per la sua competenza, la dedizione al lavoro, la tolleranza, l'umiltà e la mitezza. Alessandro Bartola era infatti uomo estremamente equilibrato e anche alla fine di una animata discussione aveva una parola d'incoraggiamento e un sorriso per tutti: docente e ricercatore instancabile, ha lavorato fino al giorno in cui il suo fisico, improvvisamente, ha ceduto.